In una dimostrazione delle capacità di recitazione, Gemini prova a declamare una poesia italiana con tono drammatico, ma emerge una limitazione nel non poter modulare l’intonazione, cosa che su ChatGPT è invece possibile. È probabile che questa restrizione sia stata applicata da Google per evitare usi impropri, un aspetto che evidenzia il bilanciamento tra sicurezza e innovazione. Successivamente, viene testata la funzione di traduzione istantanea tra italiano e inglese, dove Gemini dimostra inizialmente qualche incertezza, rispondendo invece di tradurre la frase richiesta, ma riesce infine ad adattarsi alla richiesta con alcune correzioni.
Nella funzione di tutor linguistico, Gemini dimostra una buona attitudine: aiuta con la pronuncia di termini in mandarino, offrendo suggerimenti dettagliati che guidano lo studente verso una pronuncia più accurata. Questo approccio “professorale” risulta essere un punto di forza, dando all’esperienza didattica un tono di serietà. Gemini viene quindi testato come creatore di contenuti pubblicitari, e successivamente come intervistatore simulato, in cui dimostra di poter fornire consigli su come migliorare le risposte, suggerendo per esempio di approfondire i rischi della creatività generativa, come il rischio di un appiattimento qualitativo o la possibilità di diffusione di fake news.
La prova si conclude con una riflessione sull’interazione vocale e su come l’intelligenza artificiale stia influenzando il nostro modo di percepire e interagire con la tecnologia. Si mette in risalto il potenziale dell’IA come “compagno di dialogo”, suggerendo che, nel prossimo futuro, questo tipo di assistenti potrebbe cambiare radicalmente il nostro modo di vivere il mondo digitale. L'invito finale è quello di rimanere aggiornati sulle evoluzioni di Gemini, una tecnologia che, pur non avendo ancora tutte le caratteristiche di ChatGPT, rappresenta un importante passo avanti verso un’intelligenza vocale sempre più sofisticata e intuitiva.
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